giovedì 2 giugno 2011

FESTA-MESTA

Siamo arrivati finalmente al tanto agognato traguardo...

le celebrazioni per i 150 anni dell'unità italiana raggiungono oggi il loro acme!
Ecco uno spreco di festoni, bandiere, e poi le bande e poi i potenti mezzi dell'esercito italiano schierati.
Ecco in un sussulto di saluto militar-fascista (retaggio degli anni bui ma gloriosi in cui l'Italia dominava il mondo intiero grazie al suo nero, forzuto e bassoccio dittatore...corsi e ricorsi storici di vichiana memoria), le italiche truppe che passano in rassegna, luccicanti nelle loro divise tirate a lucido per l'occasione.
Ecco le facce da squalo dei politicanti-mestieranti (qui giunti da ogni angolo del pianeta) che, festanti ed esultanti, agitano le loro grassocce manine (unte di pizza e di babà) da sopra spalti improvvisati che coprono le bellezze artistico-architettoniche italiane (solo per oggi, che domani già saranno smontate da una squadra di operai in nero malpagati e sfruttati con le loro tutine unte e  strappate di color arancio-sporco).
Ecco che a me sovviene improvvisa una dolce canzone che formò la mia allora giovane mente (nel 1994, anno di uscita di questo splendido album d'esordio dei Marlene Kuntz "Catartica", lo scrivente giungeva al compimento della maggiore età...) plasmandola a quegli ideali a cui oggi il monito del nostro Presidente (uno a caso, scegliete voi!) vuole richiamarci...

Ma, ora, basta con l'enfasi e la retorica...ASCOLTATE...


FESTA-MESTA!!!

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